C.S.E. Centro socio educativo per disabili. Secondo anno di lavoro con il gruppo. Fino all’anno scorso nel gruppo erano in cinque, ma a causa dell’emergenza Covid 19, due partecipanti hanno sospeso la loro partecipazione.
A causa della pandemia da quest’anno è impossibile suonare usando gli strumenti musicali perché non si possono toccare oggetti in modo promiscuo. In accordo con l’equipe della cooperativa decidiamo di sostituire gli strumenti musicali con pentole, coperchi e taglieri, oggetti sonori che arrivano dalle nostre cucine.
Nei primi incontri ogni partecipante sceglie un oggetto da suonare che spesso rimane quello per tutta l’improvvisazione, togliendo varietà di timbri e di volumi ai suoni prodotti.
Decido così di mostrare al gruppo un video degli Stomp, un gruppo statunitense di musicisti che suonano oggetti non convenzionali: contenitori della pattumiera, bidoni della benzina, pentole e così via. https://www.youtube.com/watch?v=US7c9ASVfNc
Una partecipante, qui la chiameremo Anna, è nuova nel gruppo. Ha una personalità forte e si inserisce subito nelle dinamiche relazionali. Dopo aver visto il video propone di suonare come loro, appendendo gli strumenti. L’idea mi piace subito e ne colgo le diverse possibili varianti.
Appendiamo gli strumenti alle spalliere presenti nella stanza, facendo in modo da offrire varietà di timbro e di altezza musicale. Abbiamo diversi materiali, legno, plastica e diversi metalli.
A causa delle misure sanitarie di contenimento del virus è necessario mantenere le distanza di almeno un metro dagli altri. Questo ci porta a dover preparare solo due postazioni.
I partecipanti si alternano a formare delle coppie, e realizzano diversi dialoghi sonori. La consegna è sempre la stessa: suoniamo per stare bene, per incontrare l’altro, cercando di ascoltarlo e di incontrarlo, nel suono.
Le diverse improvvisazioni hanno caratteristiche differenti e emergono le specifiche emotive e relazionali dei partecipanti: chi è frettoloso e sfugge dalla relazione, chi per natura è più pacato e solitario cerca il proprio suono senza preoccuparsi di incontrare l’altro, chi ha la tendenza ad appoggiarsi su strutture fisse crea un pattern ritmico fisso e non si muove più ad lì…. Alcuni suonano e ridono, si divertono, stanno bene insieme e trovano la giusta sintonia. Ovviamente le osservazioni sono tante e si riferiscono ai singoli partecipanti di questo specifico gruppo, oggi.
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